Impara a usare il Web e Non farti usare!

Ciao, oggi ti parlo di un argomento che non è strettamente legato al tema del mio blog, però in qualche modo può interessare anche chi lavora da casa con internet, sempre attaccati al pc e collegati alla rete:

la “net dipendenza”.

Internet non è altro che un ottimo e potentissimo mezzo e, come tutto, può essere usato bene o male, contribuire al tuo benessere o crearti problemi, anche seri.

Tutto dipende da come ci poniamo e per farlo nel migliore dei modi è necessario saperne valutare pregi e difetti, cogliere le opportunità che ci offre ed evitarne le insidie.

Nelle scorse settimane mi ha scritto una ragazza che ha appena conosciuto il mio blog,

ha lasciato alcuni commenti e scritto del suo progetto sul web, Piacevolmente incuriosito ho visitato il suo blog e l’ho trovato molto interessante.

Si chiama IAD Killer e parla di argomenti che ruotano attorno alla dipendenza da internet, una vera e propria patologia la IAD (Internet Addiction Disorder) di cui, chi ne soffre, difficilmente si accorge.

Mi sembra che affronti il problema in modo chiaro e sincero, obiettivo, trasparente… Non vuole creare inutile allarmismo ma cerca di affrontare luci e ombre della rete partendo dalla sua personale esperienza.

Prova a fare chiarezza tra i veri e i falsi pericoli che il web pone offrendo soluzioni per farne un uso migliore.

Non ho nulla contro le innovazioni tecnologiche, social network, chat, giochi online etc…ci mancherebbe altro, io stesso, oltre a lavorarci, uso le varie risorse che la rete offre, solo mi rendo conto che ci troviamo in una specie di grande lunapark virtuale, può succedere di uscire dalla realtà e faticare a lungo per trovare la via del rientro.

Prima di rimanere disabile ho conosciuto un sacco di gente via chat che, in alcuni casi, ho anche incontrato di persona, mai avuto problemi, ho stretto qualche bella amicizia, relazione, non credo perché sono stato fortunato, penso semplicemente di avere affrontato le cose nel modo giusto, con consapevolezza.

Mi è invece capitato più volte di parlare con amici che si fanno letteralmente ammaliare in rete, persone che non sanno leggere tra le sfumature e non si rendono conto che è più difficile capire chi hai dall’altra parte del web rispetto al “mondo reale.”

Chattare con una persona non è come averla di fronte e guardarla negli occhi, ci vuole una certa sensibilità, per “capire” con chi stai parlando, tempo e cautela…

• Altri che iniziano a giocare per divertirsi un po’ e si ritrovano a trascorrere notti intere al pc;
• Chi comincia a frequentare un forum fino a non poterne fare a meno;
• Chi scrive su un blog e pensa sia questione di vita o di morte se il suo post non esce all’orario giusto;
• Chi senza farci caso si trova a cazzeggiare per giorni interi su Facebook;
• Chi entusiasta della marea di informazione che il web offre divora di tutto fino a rischiare di fondersi il cervello;
• Chi rischia l’esaurimento se per un giorno non può accendere il pc e collegarsi alla rete;
• etc., etc., etc…

Concludendo

Ce n’è veramente per tutti e il problema è che, come per ogni dipendenza, quello che ci cade non se ne rende conto e quindi non può riconoscere la patologia se non è aiutato.

D’altronde, come dice un “caro amico”:

chi non sa non sa di non sapere… 😉

Quindi meglio prevenire che curare, cercando di informarsi.

Internet resta un fantastico strumento, un oceano di risorse, sta a noi imparare a usarlo nel modo migliore, essere consapevoli e non farci usare.

Ben venga un progetto come IadKiller che affronta queste tematiche, e non solo, a 360° e ci aiuta a capire il problema.

Fai un giro sul suo Blog e leggi qualche interessante articolo in merito, tra le tante cose, puoi fare un ottimo test per sapere se sei ho sei stato a rischio IAD… 😉

Buona lettura!