Il Blogging Business torna a scuola

Fate l’amore non fate la guerra… Lo so pensi che c’entra? Continuando a leggere ti sarà più chiaro. 😉

La mia lungaaa… pausa estiva è terminata.

Ho avuto un agosto “caldissimo” con un piccolo imprevisto (oltre ai miei soliti problemini) di cui porto ancora i segni.
Oggi come un buon studente ricomincio  la “scuola”  e a scrivere su questo blog. Voglio farlo da dove avevo lasciato, più o meno.

Un lettore mi ha contattato chiedendomi come mai ho rimosso un determinato video

che lui aveva condiviso e di conseguenza ora non è più visualizzabile dove lo aveva inserito. A lui ho già risposto in privato. Pensando che qualcun altro potrebbe porsi la stessa domanda ritengo sia bene dare una spiegazione.

Se mi segui, o passi ogni tanto di qua, avrai notato che a volte scrivo di bufale o presunti pacchi che trovo in rete. Ce ne sono tanti, forse sarebbe meglio lasciare il compito di segnalarli ai siti che vi si dedicano in modo specifico, ma ogni tanto non riesco a trattenermi.

Non credo ci riuscirò mai.

Sono un tipo piuttosto razionale e attento. Prima di “aprir bocca” normalmente conto non fino a 10 ma molto più. Intendo che mi piace e ritengo giusto verificare prima di esprimere opinioni. Anche per non recare danni né a me né ad altri.

Finora sono stato sempre attento a non tirare in ballo siti o persone “sbagliate” ma in quell’articolo ho commesso qualche leggerezza e di conseguenza è stato giusto rimuoverlo.

Non che avessi sbagliato il senso del mio intervento. Dal mio punto di vista (non temo smentite) la sostanza era ok ma la forma aveva qualche grave difetto.

Riguardava il blogging business. Mi ero imbattuto in una pagina di vendita di un infoprodotto che non mi piaceva, dal mio punto di vista, presentava il prodotto/servizio con esempi che ritenevo,  a dir poco, fuorvianti e ci avevo pure fatto un video appunto.

Di fatto non criticavo l’infoprodotto, poiché non conoscevo e poteva anche essere validissimo, ma solo alcuni punti della pagina di presentazione.

Ad agosto i responsabili dell’azienda mi hanno contattato in diversi modi: sul blog, via email sul canale Youtube…lasciandomi vari messaggi anche piuttosto “forti”.

Hanno ritenuto che il modo di esporre i fatti non fosse corretto e quindi invitato “cordialmente” a ritirare il video. Ne è nato un vivace scambio di idee ma da subito il tono è diventato distensivo da entrambe le parti. Volendo avrebbero potuto essere più aggressivi.

Questo migliore atteggiamento ha permesso di dialogare tranquillamente e con un po’ di buon senso abbiamo trovato un punto d’incontro: loro hanno rimosso e modificato la pagina di vendita del prodotto e io ho rimosso il video e di conseguenza anche il breve articolo che non aveva più senso.

Devo dire che non ci siamo trovati esattamente d’accordo: oltre a sostenere che avevo usato termini diffamatori dichiarano che non farebbero mai volontariamente qualcosa che potrebbe recar danno a terzi (e a loro stessi) e continuano a ritenere che gli esempi fatti ci stavano.

Dal canto mio io penso di aver usato qualche parola che era meglio evitare ma sul succo del discorso non ho cambiato idea: gli esempi che avevo indicato erano fuorvianti.

Comunque abbiamo in qualche modo risolto.

Pace e Amore

Ho voluto poi chiarire con l’autore dell’infoprodotto, che non volevo colpire con la critica ma nel montare il video mi era sfuggito un frame in cui si vedeva il viso.

Ci siamo sentiti via Skype e devo dire che è stato un sorprendente, piacevole, scambio. Oltre alla competenza ha mostrato un bel carattere e non c’è stato alcun problema: ci siamo capiti e chiariti al volo.

Tutto è bene quel che finisce bene… 🙂

Concludendo

Nonostante stia attento, agli aspetti di cui ho parlato, si sbaglia ed è bene cercare di trarre insegnamento dai propri errori. Sempre.

Da questo episodio prendi spunto anche tu: prima di tirare in ballo qualcuno verifica sempre attentamente che ciò che dici (o scrivi) è corretto.

Ti sembra tutto a posto?

Bene, verifica di nuovo o fallo fare a un altro (meglio ancora).

Se fai una dichiarazione categorica devi essere in grado di dimostrare ciò che dici.  Se esprimi un punto di vista mettilo bene in evidenza.

Ma, attenzione: anche se ciò che esponi è giusto è sufficiente che ti scappi una parolina di troppo. Se hai di fronte  “Paperon de’ Paperoni” ti porta in tribunale e può esser un bel casino…

Ci vediamo al prossimo articolo con qualcosa di più interessante e le novità su cui ho lavorato in questi mesi. 😉

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