Infoprodotti: Ma tu credi alle testimonianze nelle pagine di vendita??

Se effettui un po’ di ricerche sui vari infoprodotti presenti in rete, ti puoi sbizzarrire nell’osservare le eclatanti dichiarazioni fatte in certe pagine di vendita. Tralasciando, per ora, il discorso sui “miracoli” citati dai “seri” copywriter, mi voglio soffermare sulle in-credibili testimonianze.

  • Tu credi alle testimonianze?
  • Sono determinanti nelle tue scelte di acquisto?
  • Come fai a capire se sono attendibili?

Qualche giorno fa ho avuto uno scambio di opinioni con un lettore, via e-mail, che sosteneva la loro importanza per questo mi è venuto in mente di farti riflettere su questi punti.

Funzionano le Testimonianze?

Per mia esperienza, offline prima e online ora, e per i dati statistici che ho avuto modo di condividere con amici e colleghi, so che funzionano e anche parecchio.

Le conversioni di pagine di vendita senza testimonianze sono nettamente inferiori rispetto a quelle con testimonials, a parità di contenuto.

Quindi le testimonianze funzionano.

Il motivo del loro successo è probabilmente di natura psicologica, le persone temono la fregatura, vero che in fondo si decide sempre con la propria testa ma, il fatto di leggere testimonianze positive di altri utenti che hanno acquistato il prodotto, evidentemente rincuora.

Io invece, che sono tutt’altro che diffidente come indole, non le amo particolarmente e, pur riconoscendo che, se spontanee, sono un valore aggiunto, baso le mie scelte quasi sempre ignorandole.

Chi sono i Testimonials?

Premesso che volendo è possibile creare testimonianze a tavolino.

La riflessione che faccio vale per tutti i settori ma, in particolare, nel campo dell’infomarketing.

A volte i testimonials sono clienti soddisfatti, altre sono clienti che esprimono la loro soddisfazione e come ringraziamento hanno un link al loro sito su una pagina ad alto traffico.

Molto spesso però sono il risultato di scambi di “cortesie”, jv tra colleghi, eccetera.

Per carità, nulla di scandaloso, è normale che tra i vari infomarketer si creino collaborazioni, sarebbe strano il contrario, inoltre se un collega fa un prodotto che si ritiene davvero valido sarebbe stupido non promuoverlo.

Certo qualche sospetto, sulla loro testimonianza, è lecito venga quando noti che girano sempre gli stessi nomi. Sulle pagine di uno ci sono le attestazioni dei soliti 4 e viceversa.

Ma la cosa più preoccupante è il proliferare tra i “nuovi marketer” di questo scambio di favori. Sono molti quelli che, a mio avviso, si prestano a dichiarazioni entusiastiche solo per promuovere il proprio business senza valutare realmente il prodotto in questione

Ci sono presunti novelli “creatori di business” che metterebbero la loro faccia ovunque pur di essere notati, e forse si venderebbero anche la mamma per fare da testimonial a un personaggio noto, sai i famosi Leo Linguetta… 😉

Va però sottolineato che, i marketer più importanti, hanno una reputazione da difendere e quindi non si prestano certo a promuovere prodotti non validi, sarebbe un boomerang per loro stessi.

Come capire se sono credibili?

Difficile capire se si tratta di clienti o di amici d’accordo col venditore.

Una testimonianza valida, a mio avviso, è quella che entra nello specifico, descrivendo i benefici ottenuti grazie a determinate caratteristiche del prodotto in questione.

Ma comunque può essere manipolata.

Io penso che, come in tutto, esistano “i buoni e i cattivi”, quindi che almeno il 50% delle testimonianze siano oneste e generalizzare gridando “tutti truffatori” sia sempre uno sbaglio.

Però, poiché essere certi della loro veridicità è una mission impossible, se è questa la risposta che cerchi, mettiti il cuore in pace, ignora le testimonianze e usa solo altri fattori di valutazione per fare la tua scelta d’acquisto.

Fa una ricerca sul venditore e, se non è noto, verifica che almeno sia reale, che offra una garanzia soddisfatti o rimborsati e lavori con Paypal o  un servizio altrettanto affidabile.

Tu come ti regoli per gli acquisti online?

Hai bisogno delle testimonianze?

Se ti interessa il discorso domani aggiungo qualcosa al tema e concludo il mio pensiero, quindi se hai qualche consiglio per risolvere l’enigma… 😉

4 commenti in “Infoprodotti: Ma tu credi alle testimonianze nelle pagine di vendita??

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Io penso sia necessario fare una distinzione: bisogna capire se sulla pagina di vendita finisce un utente normale o un “addetto ai lavori”.

Nel primo caso la testimonianza, a mio giudizio, è molto utile.

Nel secondo caso, invece, il lettore, sapendo che si tratta di una tecnica di vendita, entra più nel merito. Lì entra in gioco la fiducia: è vero che in molti casi le testimonianze nascono da conoscenze o sinergie, ma c’è chi lo fa comunque in maniera etica e chi si vende al primo offerente. Io personalmente, se conosco Pinko Pallino e so che quando da un parere positivo lo fa perchè ha testato il prodotto e che lo reputa veramente buono, mi fido. Se invece vedo Caio che so che notoriamente si “svende” a destra e a manca la testimonianza mi fa desistere dall’acquisto.

Segnalo anche una tipologia di testimonianza molto interessante adottata da Linear: infatti quando si richiede un preventivo online a questa assicurazione, automaticamente ti fanno vedere il nick di 3 utenti che hanno un profilo simile al tuo (ad es. per tipo di macchina o per provincia di residenza) e ti danno la possibilità di contattarli mediante un form online per chiedere loro come si sono trovati con l’assicurazione.

Pur non avendo utilizzato la funzionalità (ho sottoscritto direttamente il contratto), mi ha colpito molto e l’ho trovata molto interessante ed innovativa.

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@Enrico – Guadagno su Internet

Ciao, bentornato!
Sono d’accordo in parte con te.

Vero che per un utente inesperto la testimonianza può essere molto utile ma se è onesta perché, come aggiungi tu (“Se invece vedo Caio che so che notoriamente si “svende” a destra e a manca”) ci sono anche quelle rilasciate solo per profitto, ed è proprio in questi casi che nasce il problema:

chi è nel settore sa come difendersi ma l’utente in erba è a rischio, come fa a distinguere il testimonial reale da quello venduto? 🙂

Per il tipo di testimonianza che segnali tu, direi che è un esempio che dovrebbero seguire in molti, buono!

A tal proposito leggi il proseguimento che pubblico domani…

Grazie del tuo contributo 😉

P.S.: scusa se ho ritardato nel pubblicarti e risponderti…mi era erroneamente finito nello spam… 🙁

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Mi sono espresso male: quando dicevo “utile per l’utente inesperto” in realtà mi riferivo all’utilità per il venditore e non per l’utente: nel senso che la testimonianza è efficace ed aumenta le conversioni di vendita in caso di utenti poco esperti.

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@Enrico – Guadagno su Internet
Ah, ok!

Allora condivido in toto, chiaramente io la guardavo dal lato di chi confida sui Testimonials…

Ciao Enrico 😉

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