Email Marketing: Davvero è indispensabile l’Autoresponder? Forse…

Sono convinto che molti, tra chi usa l’email come metodo per promuovere i propri prodotti/servizi, non riflettano a fondo su quale sia lo strumento più adatto al loro modo di fare email marketing.

Poiché il mezzo più completo è indubbiamente un Autoresponder Professionale, tanti si abbonano a questo tipo di servizio per utilizzare poi le opzioni che hanno script gratuiti o software con un costo una tantum.

Altri invece, che potrebbero ottenere risultati nettamente migliori con il suo utilizzo, non provano neanche a capirne le grandi potenzialità poiché il sol pensiero di un canone mensile li fa rabbrividire, quando si può fare con mezzi gratuiti, più o meno… 😉

Autoresponder o non Autoresponder?

Ma a chi serve davvero un Autoresponder Professionale?

Quali sono le valide alternative e per chi sono indicate?

Un buon Autoresponder Professionale dispone di tantissime funzioni utili e importanti ma, tra tutte, due sono quelle che, a mio avviso, vengono prima delle altre e insieme fanno la differenza.

1) Alta Deliverability

2) Il Follow-up

La Deliverability

Cosa si intenda con questo termine ne ho scritto in questo post, da questo punto di vista le aziende che offrono il servizio Autoresponder sono note ai grandi provider di posta elettronica e, essendo servizi specifici per l’invio di grandi quantitativi di mail, possono garantire un livello di messaggi consegnati prossimo al 100%, difficile avere questa “affidabilità” con software desktop o script installati sul tuo server.

Anche nel caso di erronee accuse di spam, sono in grado di risolvere velocemente i contenziosi con i vari gestori di posta e quindi garantire un’alta efficienza del servizio.

Ma la caratteristica che esalta le potenzialità di questo mezzo, per chi desidera fare un email marketing “completo”, è certo il Follow-Up.

Studi statistici sull’email marketing hanno da tempo fatto emergere che di rado un potenziale cliente acquista al primo contatto, anzi, circa il 50% degli acquisti avvengono dopo il 3° e una buona parte di questi tra il 6° e il 9° contatto.

Per questo è molto importante coltivare il rapporto con l’utente che si iscrive alla nostra lista, senza bombardarlo di messaggi promozionali ma fornendogli soprattutto contenuti utili e con buon senso promuovere prodotti/servizi.

Il Follow Up

Per creare una relazione con i potenziali clienti il Follow-up è uno strumento eccezionale che semplifica in modo considerevole il lavoro.

Questa funzione è estremamente potente e programmata correttamente rende l’email marketing molto più efficace e quasi totalmente automatizzato.

Permette di inviare sequenze di email, preparate in anticipo, a chiunque si iscriva al tuo autoresponder seguendo i criteri che hai stabilito.

Ti faccio un esempio:

hai preparato un corso in 10 email, puoi programmare in modo che vengano inviate una volta alla settimana, al mese, eccetera. Ma puoi scegliere per ogni email un lasso di tempo specifico tra l’invio della prima e le successive.

La prima mail nel momento in cui l’utente si iscrive, la seconda dopo due giorni, la terza dopo 5, eccetera.

Un altro esempio:

supponiamo che un utente si iscriva perché interessato a un prodotto del tuo catalogo di integratori biologici.

Tu hai preparato una serie di email.

Nella prima fornisci tutte le informazioni generali su quel determinato prodotto, la sua storia, eccetera.

Dopo tre giorni parte la seconda che spiega i casi in cui è particolarmente indicato.

Dopo 5 giorni parte la terza che spiega i vantaggi di un integratore biologico e le differenze con prodotti concorrenti.

Poi una brochure in pdf sull’efficacia dell’integratore in sinergia con altri articoli con relative testimonianze.

Quindi dopo una settimana un eventuale promozione con scadenza.

Eccetera, eccetera…

Questa operazione la puoi ripetere per ogni prodotto/servizio, creando così una serie di percorsi automatizzati a seconda dell’interesse dell’utente.

Sono due semplici esempi ma le possibilità sono praticamente infinite.

Gestire le iscrizioni

Come potresti gestire manualmente l’invio di email, che richiedano un senso logico, a migliaia di utenti che si iscrivono in tempi diversi?

La funzione Follow-up fa si che qualsiasi utente, dal momento in cui si iscrive, cominci a ricevere i messaggi programmati a partire dal primo, a prescindere dal giorno in cui è entrato nella tua lista, in questo modo chiunque potrà ricevere le informazioni, le promozioni, le lezioni, gli omaggi e tutto ciò che hai preparato secondo la tua logica.

Quando è inutile un’autoresponder Professionale?

  • Se non sfrutti davvero il Follow-Up;
  • Se invii messaggi di posta saltuari o solo newsletter;
  • Se non sei in grado di preparare sequenze con logica e un buon copywrite;
  • Se non conosci le esigenze dei tuoi iscritti.

In Conclusione

Con un Autoresponder è possibile anche inviare normali messaggi istantanei(broadcast) ma spero sia chiaro che, il principale motivo per cui vale la pena investire in questo strumento, è l’alto livello di Devilerability associato al Follow Up.

Se non sfrutti a fondo quest’ultima caratteristica e la utilizzi una volta ogni tanto allora l’autoresponder non ti serve, perché è possibile fare un email marketing efficace con strumenti meno costosi o addirittura gratuiti.

Nel prossimo articolo vediamo quali possono essere le valide alternative a un Autoresponder professionale.

Tu cosa ne pensi?

Un commento in “Email Marketing: Davvero è indispensabile l’Autoresponder? Forse…

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abiti 19:59

Concordo pienamente ciao.

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