Non correre dietro alle info-trovate, nel business online è una cosa fondamentale…

A volte quello che insegnano sul marketing digitale esperti o presunti tali, non è la scelta migliore e può avere effetti contrari a ciò che ti aspetti. Questo perché le promesse strabilianti vendono bene ma molto spesso sono solo parole… Oggi voglio condividere con te un concetto tanto semplice quanto importante: La verità è data dai fatti

Seguimi, ti spiego a cosa mi riferisco…

Come me troverai in rete tante informazioni, studierai corsi, dovrai cercare di restare aggiornato, tutto normale e giusto.

Ma attenzione:

non esistono formule magiche o cambiamenti straordinari nel marketing. Certo le tecnologie si evolvono velocemente ma le tecniche di vendita, il modo di scrivere contenuti convincenti cambia molto lentamente.

Ti basti pensare il fatto che oggi sono ancora efficaci lettere di vendita di 50 anni fa.
Però continuerai a incontrare sul web offerte di ogni genere. Puntualmente:

  • “La guida innovativa e definitiva a qualcosa…”, che di innovativo non ha quasi nulla e di definitivo ancor meno…
  • Il miglior strumento per acquisire contatti…
  • La verità su questo, quello e quell’altro…

Questo perché noi infomarketer dobbiamo pur inventare qualche cazzata da vendere nei nostri infoprodotti, altrimenti non guadagniamo abbastanza. 🙂

Beh sai che ti dico? Non esiste una verità, qualcosa che funziona in assoluto, sempre.

A parte gli scherzi, tralasciando i disonesti, anche chi insegna concetti giusti parla delle proprie esperienze o di cosa effettivamente funziona in generale, ma tutto va poi confermato caso per caso, nicchia per nicchia…

Magari una tecnica è efficace ma non funziona nel tuo settore.

Un esempio realeSplit Test

 

Ti faccio un esempio che mi ha interessato qualche tempo fa.

In questi ultimi anni son diventati molto di moda i popup exit-intent (che si attivano quando un visitatore accenna ad uscire dalla pagina). Tutti a dire che convertono il 300% in più dei classici popup (è una cifra a caso…). Sembravano l’ultima pillola magica per fare list building. Ma come sai non esistono pillole magiche…appunto tanti parlavano sull’onda dell’entusiasmo, di una teoria.

Beh io stesso li uso, li considero validi e, a volerla dire tutta, credevo dessero risultati migliori dei classici popup, ma non lo sapevo. Così, anziché seguire “predicatori” più o meno affidabili, ho deciso di fare uno split test. Col risultato di veder smentite clamorosamente le dicerie che si leggono sul web. Confesso che sono rimasto sorpreso dal risultato.
In questo test, a parità di condizioni, il popup exit-intent mi ha prodotto una conversione del 3,08% mentre il classico popup è andato ben oltre, un ottimo 6,93%.

In seguito ho ripetuto altre volte un test simile, su altri siti, e il risultato è sempre stato a favore dei normali popup.

Ora non intendo che i normali popup sono sempre e in assoluto meglio degli exit, nel mio caso è stato così nel tuo potrebbe essere differente (e potrebbe cambiare per me in un altro contesto).

Quello che voglio dire è che l’unica verità è data dai risultati, dai fatti.

Quando un sito web piuttosto che una landing page, un modulo opt-in, ecc., da buoni risultati, ovvero converte i visitatori in contatti/clienti significa che funziona, tutto il resto è teoria e spesso fuffa…

Quindi applica giustamente quello che ti insegnano, scrivi come ti dicono sia meglio ma ricorda sempre di testare perché certi “maestri” non insegnano tutto correttamente o comunque ciò che spiegano potrebbe non esser giusto nel tuo mercato. Non limitarti a una scelta (a meno non ti dia subito ottimi risultati, ovviamente 😉 ).

Se la tua pagina di vendita non vende, nonostante tu abbia applicato alla lettera quello che ti hanno insegnato, prova a pensare alla prima domanda che si fa un visitatore quando la legge. Se la tua pagina non risponde a quello che si chiede chi la visita significa che qualcosa non torna, manca qualcosa o qualcosa è sbagliato. Devi individuare cosa non va.
Quando pensi di aver capito provane un’altra aggiungendo, modificando o togliendo quello che hai scoperto.

Trova un modo per testare sempre ciò che fai.

Per esempio…
Testa il titolo della tua pagina di vendita con un altro titolo, testa il sotto titolo e la pre headline. Testa le call to action, pulsanti diversi, ecc, ecc..

Concludendo

Non c’è niente di più efficace che la prova sul campo quindi, piuttosto che correre dietro l’ultima novità, il nuovo arsenale di popup, di idee per il titolo del tuo ebook, sales page, ecc., ecc., massacrati di split test!

Il discorso non vale solo per popup, pagine di vendita o squeeze page ma per tutto. Quindi fa dei test sui titoli dei tuoi blog post, sul tuo sito, su tutto ciò che può essere rilevante per ottenere conversioni.

Ricorda però di testare solo uno o al max 2 elementi per volta (altrimenti non puoi capire cosa ha prodotto il miglioramento o meno).

Se vuoi dire la tua sei benvenuto a contribuire all’argomento! 😉

8 commenti in “Non correre dietro alle info-trovate, nel business online è una cosa fondamentale…

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Umberto 20:28

Prima di tutto…ben tornato Marco!
Non leggevo un tuo articolo da parecchio tempo e mi auguro di cuore che tu stia bene ( o comunque meglio 🙂 ) adesso.
Quello che hai scritto non fa una piega, lo sottoscrivo dalla prima all’ultima parola e lo voglio “impreziosire” con una delle mie citazioni preferite che in questo caso calza proprio a pennello.
Non ascoltare i consigli di nessuno, neppure i miei. (André Gide)

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Marco 11:08

Ciao Umberto, che piacere!
Grazie, vado meglio ora… 😉

Bella citazione che condivido, aggiungo che dico sempre, a chi mi segue, di non fidarsi di nessuno, neanche di me, ma mettermi alla prova (che, tra l’altro, è in tema col discorso test…). 🙂

A presto Umberto

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Angelo 14:41

Grazie Marco, per il tuo articolo. Ti leggo sempre volentieri.
A proposito di test, posso testimoniare la tua grandissima preparazione e professionalità più volte dimostrata con i fatti, a supporto dei concetti espressi sopra.
Un grande abbraccio e buone feste…

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Marco 17:26

Ciao Angelo,
grazie per il tuo commento.

Con i miei tempi…cerco di dare il meglio che posso. 🙂

Un grande abbraccio a te, passa delle serene giornate…

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Francesco 21:46

Ciao Marco,
Grazie per i suggerimenti.
Il popup exit-intent, forse è anche un ottimo strumento di marketing ma ogni volta che si apre quando sto per lasciare il sito che ho appena visitato, avviso un pò di fastidio.

Un caro saluto.

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Marco 11:24

Ciao Francesco,
capisco la tua posizione, a me invece non da fastidio.

Importante che siano impostati i cookie correttamente:
per non mostrarlo su ogni pagina da cui un visitatore esce e che non si attivi per lo stesso utente per toto giorni (7, 30, ecc).

Grazie del commento e un saluto a te

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Fulvio 22:40

Parole sante caro Marco. Io ultimamente devo la mia fortuna alla mia condizione economica disagiata, che mi costringe a pensare ogni piccolo investimento almeno tre volte e spesso ci ripenso a distanza di giorni. Tutto ciò mi sta aiutando tantissimo ad evitare sperpero di soldi in infotrovate riciclate o inutili per i miei business. Le armi della persuasione sono difficili da combattere anche per chi è del mestiere come noi Marketer… A volte la semplice mancanza di soldi ti degli ostacoli insormontabili che ti aiutano a razionalizzare scartando l’impulso emozionale all’acquisto. Beh, almeno che la sfiga ogni tanto possa essere utile e insegnarci qualcosa! 🙂
Sono Felicissimo di rivederti in moto e spero di sentire più spesso il Marco-Pensiero, perché di gente come te qui in rete non c’è n’è proprio. Tanti auguri amico mio, continua così. Un abbraccio da un cliente amico. Fulvio

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Marco 11:30

Ciao Fulvio, quanto tempo!

speriamo che passi presto questa situazione, cmq, come hai scritto, a volte i problemi “servono”.
Grazie per le tue parole. Cercherò di essere più presente, a modo mio: LiberaMente 🙂

Un abbraccio Fulvio

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